Uomo di vetro, uomo di piombo |
Un insolita coppia di investigatori, il sindacalista Filippo Argenti, un "cane sciolto" della CGIL, e Omar Martini, commissario di polizia fluviale col fascino della contraddizione, è ormai entrata nella piccola "leggenda" del giallo italiano.
I due personaggi si muovono, con la fragile determinazione di un uomo di vetro e con la forza plasmabile di un soldatino di piombo, tra le fitte ombre e i misteri irrisolti della nostra società, attraverso immagini la cui crudezza è nell'assenza del dramma.
Questa ricostruzione della saga di Martini e Argenti punta su una doppia coppia di assi e re -due gialli e due spy story- che segna anche il passaggio dal giallo classico, come gioco intellettuale e scientista, al giallo d'azione e al poliziesco d'oggi, opere "giocattolo" e investigativamente istruttive nello stesso tempo.
E del nesso fra detection, gioco e istruzione si occupa l'Introduzione, che prova a disegnare una virtuale scuola a Baker Street.
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Leggi la premessa (inedita) di Giuseppe Petronio
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2002, Valore Scuola
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