L'innocenza del serpente |
Il cadavere di una bionda dentro un sacco di iuta è incastrato tra gli sterpi dell'Isola Tiberina, proprio sotto le finestre del posto di polizia fluviale dove il commissario Omar Martini è stato relegato. Il delitto ha radici lontane e le indagini scoprono una città nera e inquietante: è la Roma dei riti delle arciconfraternite segrete e dell'intricato commercio degli antiquari che tende a chiudersi come una trappola sull'investigatore.
Martini, stavolta al centro di un racconto di impronta police procedural, è lo stesso commissario apparso (con il sindacalista Filippo Argenti) ne L'uomo di vetro; ora è costretto a difendersi, forse senza innocenza, anche nei confronti dell'istituzione di cui fa parte.
L'innocenza del serpente, finalista al Mystfest di Cattolica nel 1988, è stato ripubblicato nella raccolta Uomo di vetro, uomo di piombo.
Leggi la presentazione di Giuseppe Petronio
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1987, Il Ventaglio
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